Robusti cambiamenti per la Legge di Bilancio: note dalla Segreteria Cisl Scuola Nazionale

Il contenuto del disegno di legge di bilancio richiede, per quanto riguarda l’Istruzione, robusti cambiamenti. La strada è purtroppo certamente in salita perché il testo inviato al Senato contiene molte lacune e agire con emendamenti sarà comunque molto complesso, considerando anche la ridotta rilevanza dei fondi a disposizione delle Commissioni.
Che il Governo abbia prestato ben scarsa considerazione nei confronti della scuola è stato messo in evidenza nelle dichiarazioni rese congiuntamente dai segretari generali di CISL e CISL Scuola, Luigi Sbarra e Maddalena Gissi, che hanno stigmatizzato fra l’altro il mancato riconoscimento dell’azione svolta dal personale durante il tormentato e lungo periodo di pandemia, esprimendo nei confronti della legge oggi in discussione un giudizio molto severo.
Una profonda insoddisfazione che tuttavia si misura con una situazione molto complessa e soprattutto con i tempi molto stretti previsti per la presentazione degli emendamenti, sulla cui necessità si concentra l’attenzione della CISL Scuola, impegnata a ricercare sulle indispensabili correzioni al testo di legge il più ampio consenso incalzando a tal fine, sostenuta dalla confederazione, il Governo e le forze politiche, a partire da quelle di maggioranza, ancorché si tratti di una maggioranza molto ampia e attraversata da dinamiche e tensioni che la rendono di fatto molto articolata. In questo contesto, è parsa scelta opportuna quella di intensificare le occasioni di confronto e di dialogo, puntando a far comprendere le ragioni della scuola, a prevedere correttivi, che per la dirigenza vedono in primo piano la questione Fun e la mobilità interregionale, a intervenire con la massima tempestività per incidere quanto più possibile nel percorso di approvazione della legge, percorso i cui tempi sono compressi da scadenze tassative.
La CISL Scuola non ha per questo condiviso la scelta fatta da altre organizzazioni sindacali che hanno proclamato uno stato di agitazione per il quale certamente non mancano le motivazioni (di fatto le stesse evidenziate nelle già citate prese di posizione della nostra federazione di categoria e della confederazione), ma sulla cui reale efficacia e incidenza è lecito porsi qualche domanda, anche alla luce di pregresse esperienze, così come sarebbe bene chiedersi se sia opportuno, in questa fase, favorire chiusure a arroccamenti che non aiuterebbero certo a raggiungere l’obiettivo che realmente interessa, cambiare e migliorare il più possibile la legge di bilancio. Come ha dichiarato Maddalena Gissi, questo è il momento di dare priorità ai risultati possibili, non alla propria visibilità, come rischia di accadere se ci si lascia trascinare più del dovuto in un clima che sembra già da campagna elettorale per il rinnovo RSU.
Per queste ragioni, e prima ancora che altre sigle proclamassero lo stato di agitazione, all’atto della trasmissione al Senato del disegno di legge la Cisl Scuola ha immediatamente chiesto un incontro urgente al Ministro dell’Istruzione. L’incontro, di cui nelle note sindacali si dà il resoconto, si è svolto giovedì scorso e in tale occasione, rispetto alle precise e articolate richieste presentate dalla nostra organizzazione, il Ministro Bianchi si è detto disponibile a farsi carico di interventi emendativi sui quali ha riferito di avere già acquisito il consenso nell’ambito delle forze di maggioranza. Il finanziamento per garantire risorse aggiuntive per il Fun diventa un obiettivo prioritario per quanto riguarda la dirigenza scolastica; restiamo in attesa di conoscere la consistenza. Altrettanto indispensabile è un intervento legislativo per garantire la mobilità interregionale dei dirigenti nominati fuori regione.
Su questa via occorre dunque proseguire, con un’azione di pressing sia rispetto al Ministro, sia verso le forze parlamentari, perché nei tempi brevissimi a disposizione si concretizzino le ipotesi di correzione al testo di legge sulle criticità evidenziate. Fondamentale, su un tema di valenza generale come la legge di bilancio, agire in stretto raccordo con le confederazioni: molti altri temi, tra questi in primo luogo previdenza e fisco, hanno diretto impatto anche sul personale della scuola. Temi al centro di un confronto col Governo che, dopo una fase inziale piuttosto critica, ha fatto registrare positive aperture nell’incontro che i segretari generali di CGIL, CISL e UIL hanno avuto col Presidente Draghi la scorsa settimana. La CISL Scuola è attivamente presente in tutte le iniziative di informazione e di confronto con i lavoratori messe in atto in questi giorni dalle Confederazioni; a queste si aggiungeranno le assemblee in orario di lavoro convocate dalla CISL Scuola nel periodo 23 – 30 novembre, un evento di risonanza anche mediatica che può tornare utile per richiamare l’attenzione della pubblica opinione su tematiche la cui valenza di interesse generale vorremmo fosse percepita con una più diffusa e convinta consapevolezza.
Il percorso per ridare centralità alla scuola e al lavoro nella scuola – ha dichiarato nei giorni scorsi la segretaria generale Maddalena Gissi – non si chiude con la finanziaria, è un percorso lungo e difficile che vedrà altre tappe impegnative, a partire dal rinnovo del contratto, e che dovrà essere condotto col massimo di unità e con un forte coinvolgimento delle confederazioni: non è una partita che la categoria può giocare e vincere da sola”.

Potrebbero interessarti anche...